Buongiorno a tutti! Oggi torniamo a parlare di astronomia e del Telescopio James Webb.
Penso che avrete tutti sentito nominare almeno una volta il telescopio Hubble: telescopio è stato lanciato nel 1990 nell’orbita terrestre. Ovviamente, esso non fu il primo telescopio spaziale, però è in assoluto il più importante poichè ha risolto un problema fondamentale degli scienziati dato dall’atmosfera terrestre: poichè essa è costituita da vapore acqueo, anidride carbonica, azoto ed altri gas, ostacola la visualizzazione dei telescopi ottici a terra in quanto la luce proveniente dallo spazio viene bloccata o alterata. Questo telescopio ci ha permesso di scattare le più belle ed importanti foto dell’universo, dando anche un’ aiuto agli studi astrofisici.
Però anche hubble presenta un limite, ovvero di essere un telescopio spaziale ottico. Vi starete chiedendo: che significa? Ciò vuol dire che, come i telescopi più semplici o i nostri stessi occhi, riesce a captare solamente la luce del campo visibile (anche un po’ di luce infrarossa e ultravioletta, ma non in modo particolare), ovvero, semplificando, i colori che vanno dal viola al rosso, nello spettro elettromagnetico. Purtroppo la luce visibile passa con difficoltà attraverso i gas spaziali ed è proprio per questo che utilizza in parte gli infrarossi, proprio perchè aggirano questo problema.
Inoltre, quando hanno lanciatto nel 1990 il telescopio, dopo le prime immagini scattate gli scienziati si sono accorti che lo specchio aveva dei problemi e le foto non avevano la qualità desiderata, poichè lo hanno realizzato male; però l’errore è stato localizzato e stabilito, permettendo agli astronomi di compensarlo attraverso sofisticate tecniche di elaborazione fotografica.

Alla ricerca delle stelle


Passiamo adesso al fulcro del discorso: la NASA, oggi 25 Dicembre 2021, probabilmente lancierà il nuovo telescopio spaziale James Webb. Questo progetto è frutto della collaborazione fra la NASA, la ESA (Agenzia Spaziale europea) e la CSA (Agenzia Spaziale Canadese) ed è attualmente sulla sua stazione di lancio. Esso sarà il successore del sopracitato Hubble (che resterà comunque in funzione) e le sue caratteristiche ci permetteranno di avere immagini ancora più dettagliate. Le principali differenze con Hubble sono: lo specchio primario (ovvero la superficie di raccolta di luce di un telescopio riflettore, nonchè il fattore più importante nel determinare le prestazioni dello strumento) molto più grande, avente un diametro di 6,5 metri (quello di Hubble era di 2,4 metri);


Esso non orbiterà attorno alla Terra ma bensì attorno al Sole, nel punto L2 di Lagrange (Si, volevo fare un po’ l’intellettuale scrivendolo, ma questo punto non è altro che una posizione favorevole per far orbitare dei corpi attorno al Sole ed in particolare questo si trova a 1,5 milioni di km dalla Terra);

Lo spettro di luce su cui lavorerà sarà principalemente infrarosso e profondo infrarosso; ed infine le tecnologie a bordo, ovviamente, saranno più avanzate.
La missione sarà divisa in ben sei fasi, durerà ognuna un mese, quindi il telescopio entrerà in piena funzione soltanto sei mesi dopo il lancio.
Per oggi è tutto, vi auguro a tutti un buon Natale, e mentre mangiate seguiteci anche sui nostri social per scoprire le sorti del Telescopio James Webb!
Tutti i diritti di riproduzione dell’articolo sono riservati agli autori
0 commenti