Neuralink: il futuro della tecnologia!

Scritto da Giorglx

29/08/2020

Proprio oggi, all’incirca alle 00.40, Elon Musk ha fatto il punto della situazione sul suo progetto cominciato nel lontano 2016: Neuralink. Sulla nostra pagina Instagram ieri sera abbiamo avvertito tutti voi con una storia, quindi se ve lo siete perso è solo colpa vostra (apparte gli scherzi, seguiteci su Instagram in modo da rimanere aggiornati su tutte le novità).

Musk ha in particolare annunciato che l’FDA ha già dato loro, nel mese di luglio, il permesso di provare i prototipi sugli umani, per la prima volta.

L’obbiettivo, oltre a quello di far sapere come sta andando il progetto, era anche quello di invitare più persone possibili ad unirsi al team di sviluppo: tutti coloro che hanno familiarità o competenze nella progettazione di software, programmazione, chip designer, biologi, medici, chimici… ovvero tutti coloro che potrebbero aiutare per questo progetto, sono invitati a considerare la possibilità di mandare una mail (qui sotto). Musk raccomanda di non farsi intimorire dal fatto che non si conosca il cervello umano, perché lo conoscerete e studierete sul campo.

L’anno scorso, il Ceo di Tesla aveva presentato il progetto, mostrando la prima idea di ciò che sarebbe potuta essere l’interfaccia:

Ma il design, per molteplici motivi, è stato completamente stravolto, rendendolo completamente invisibile dall’esterno:

Le dimensioni di Neuralink V0.9 sono di 24x8mm, all’incirca la grandezza di una moneta.

Con la tecnologia attuale, attraverso un robot chirurgo creato appositamente per ridurre i rischi nell’impianto, ci vorrebbe meno di un’ora per completare l’intervento di posizionamento, evitando anche l’utilizzo di un’anestesia totale. In totale gli elettrodi, per singola unità, sono 1024.

Come spiega lui stesso, dopo l’intervento rimarrà solamente una piccola cicatrice, che, nascosta dai capelli, non si vedrà per niente: “potrei averne uno installato in questo momento e non ve ne accorgereste” (Ehi Elon, che ci nascondi?)


In definitiva… questo è il futuro della tecnologia!

Sarà come avere un Fitbit nel cervello

Come saprete, tutto ciò che avviene nel nostro corpo, avviene semplicemente perché il cervello riceve ed invia segnali elettrici. Questa interfaccia permetterà ,praticamente, di fare un po’ tutto: come uno smartwatch, potrà monitorare le attività fisiche, il battito cardiaco, pressione sanguigna, sonno… ma potrà predire l’arrivo di un arresto cardiaco, di un ictus, permetterà di fare un “backup” dei ricordi, potrà mandare musica direttamente al cervello…ma soprattutto:

Permetterà di curare malattie neurologiche, come anche avere controllo dei sentimenti e delle sensazione, ad esempio il dolore, attraverso la regolazione dei livelli ormonali; i primi prototipi saranno impiantati proprio su persone con gravi lesioni alla colonna vertebrale o gravi malattie.
letteralmente: Perdite di memoria, ipocusia, cecità, paralisi, depressione, insonnia, estremo dolore, convulsioni, ansia, dipendenza, botte, danni al cervello

L’interfaccia dispone di connessione Bluetooth e per ricaricarla sarà esattamente uguale ad uno smartwatch: la batteria dura un’intera giornata e si potrà ricaricare durante la notte.


Ma funziona?

Questa è probabilmente la domanda che tutti si sono fatti, si fanno e si faranno: ma sto Neuralink, funziona?

Ovviamente Elon Musk non lascia nulla al caso ed ha fatto portare nella stanza della conferenza tre maiali: uno senza nessun impianto, felice ed in salute, Dorothy, che precedentemente aveva avuto un Neuralink, ora non l’ha più, poiché rimosso, dimostrando come si possa decidere di togliere l’interfaccia, per via di un ripensamento o semplicemente per un upgrade (anche lei felice ed in salute, ricordiamolo) ed infine ha mostrato Gertrude (che non voleva proprio farsi vedere XD) con un impianto già da due mesi, perfettamente funzionante, anche lei felice e in salute, .

In queste foto vediamo Gertrude e come il Neuralink reagisca ogni volta che il suo naso tocca qualcosa.
Qui invece, viene fatto vedere come un essere possa avere più di un’interfaccia se lo vuole.

Nella restante ora di presentazione, dei rappresentanti del team di sviluppo hanno risposto a varie domande, ricalcando un po’ ciò che abbiamo detto, nonché come il Neuralink sia ancora in una fase “beta“, infatti è solo la versione 0.9. Hanno rassicurato che tutti i dati raccolti saranno completamente al sicuro e gli addetti alla sicurezza, ovviamente, eviteranno tutti i possibili attacchi informatici.

Ma ciò che tutti aspettavano è probabilmente questo: Musk ha assicurato che in futuro Neuralink potrà essere utilizzato per il gaming; chissà, magari un giorno raggiungeremo davvero la tecnologia full dive.

Infine, Elon Musk ha affermato ciò che già sapevamo: il suo obbiettivo è quello di creare una simbiosi tra tecnologia, intelligenze artificiali avanzate e umani.

Costi?

Inizialmente sarà abbastanza dispendioso, ma il costo dimimuirà col tempo, arrivando a poche centinaia.


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