Lupin: Top o Flop?! (Recensione della serie TV di Netflix)

Scritto da Mattia

29/06/2021

Bentornati ragazzi su One Word Blog! Oggi finalmente posso esprimermi chiaro e tondo riguardo la recente uscita di Netflix: la seconda stagione di Lupin. Iniziamo subito perché sarà un articolo corposo nel contenuto!


Trama

Da adolescente, la vita di Assane Diop è stata sconvolta quando suo padre è morto dopo essere stato accusato di un crimine che non aveva commesso. 25 anni dopo, Assane userà il libro “Arsène Lupin, ladro gentiluomo” come ispirazione per vendicare suo padre. Nella seconda stagione, per vendicarsi di Hubert Pellegrini, Assane ha distrutto la sua famiglia. Ormai alle strette, deve escogitare un nuovo piano, anche a costo di mettersi in pericolo e detta così sembra anche avvincente ma…

Cosa ne penso?

Nell’ultimo articolo che, se vi siete persi, vi lascio qui abbiamo parlato di alcuni buchi di trama, anche se le chiamerei più voragini. Avevo lasciato in sospeso la valutazione di questa serie perché effettivamente mancava un pezzo fondamentale per la storia che poteva comparire nel secondo atto. Per mio dispiacere non è stato così, alla serie continua a mancare qualcosa, vale a dire la coerenza. Proprio così! Purtroppo non trovo logica nei gesti di Assanne, come ribadivo nell’articolo precedente. Alla luce di questi problemi, aggiungo che la trama l’ho trovata sterile, forse solamente il finale lascia spazio all’immaginazione ma direi che è anche ovvio! Uno dei grossi problemi che si aggiunge alla lista è la prevedibilità dei piani di “Lupin”. Se nella prima stagione avevamo quell’alone di mistero dovuto alla novità appena uscita, adesso che conosciamo il comportamento dei personaggi, le dinamiche del gioco si fanno più noiose a lungo andare.

Sinceramente non mi aspettavo neanch’io questa demolizione totale, anche perché rispetto alla prima stagione vi sono dei peggioramenti netti. Fra questi, ad esempio, risaltano i flashback che sono stati tralasciati un po’ troppo in queste ultime puntate, a volte non erano nemmeno in tema, dato che dovrebbero servire a giustificare le azioni dell’Assanne adulto. Altri aspetti da valutare rimangono comunque la fotografia e la recitazione. Partiamo dall’ultima, perché la mano di Omar Sy si sente molto, infatti è riuscito a calarsi bene nel personaggio, riuscendo a soddisfare le aspettative generali. Pensate se il suo lavoro venisse accostato a piani più complessi? A quel punto direi che Lupin avrebbe un grande rivale che porta il suo nome. Il resto del cast bene ma non benissimo, lo ammetto. Invece ho apprezzato molto Clotilde Hesme nei panni di Juliette Pellegrini, davvero molto azzeccata!

A proposito degli escamotage del protagonista, ho notato che tendono un po’ troppo ad adattarsi in favore dei riferimenti con il vero Lupin, che ne dite? E’ possibile che gli autori abbiano preso questa strada?


Per questa recensione è tutto, so benissimo che ho tralasciato diversi aspetti e non ho parlato della “vendetta” intorno a cui potrebbe girare tutto ma lascio un po’ di briciole per parlarne nel podcast! Il nuovissimo progetto uscito da pochi giorni vi aspetta su YouTube, Spotify e molte altre piattaforme.

(Tutti i diritti di riproduzione dell’articolo sono riservati agli autori)

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