
Per quanto riguarda il Ban di Huawei da parte di Donald Trump, la situazione diventa ancora più rischiosa per il colosso cinese, tanto quanto per i consumatori. Andiamo con ordine: è scaduta la licenza temporanea generale (TGL) rilasciata dal governo americano che permetteva a Huawei di continuare a lavorare con molte aziende (in primis Google e tante altre) per garantire il supporto software e gli aggiornamenti di sicurezza ai dispositivi già rilasciati. Finora infatti, tutti i proprietari di un dispositivo Huawei precedente al Ban hanno continuato a poter usufruire normalmente di tutti i servizi.
Lo scopo primario del rilascio della licenza temporanea era quello di permettere agli operatori telefonici americani di sostituire, con un aiuto economico da parte dello stato, tutte le apparecchiature di rete cellulare Huawei: però ha anche permesso ai dispositivi già sul mercato di continuare a essere aggiornati. Tuttavia, il finanziamento economico non è mai arrivato e così il progetto è finito per come è iniziato.
Il governo americano però permetterà comunque a Huawei di continuare a intrattenere rapporti con alcune aziende per poter quantomeno garantire la sicurezza delle apparecchiature di rete e tutte le aziende che utilizzato apparecchiature della casa cinese dovranno richiedere al governo una licenza, rilasciata in via speciale.

Adesso, gli scenari possibili sono molti: ad esempio potrebbe tornare tutto alla normalità, nel caso in cui il governo rilasci nuovamente la licenza temporanea, oppure i dispositivi potrebbero non ricevere più aggiornamenti, ma solamente le patch di sicurezza. Queste sono ipotesi, non si sa ancora nulla, quindi possiamo solo restare a guardare.
Sta di fatto, comunque, che il governo Trump, oltre la scadenza della licenza che possibilmente non verrà rinnovata, ha iscritto nella Entity List (ovvero la lista di aziende che non possono rifornirsi di servizi, materiali e, in modo particolare per Huawei, chip da società statunitensi, o comunque realizzati con tecnologia prevalentemente americana, se non previa concessione da parte del governo USA) altre 38 aziende affiliate a Huawei, portando il totale a 152, comprese quelle dell’anno scorso. Dice Donald Trump che queste aziende erano usate per ottenere tecnologia vietata e che queste nuove misure sono state prese perché Huawei ha provato a mettere in atto misure evasive, che sono state completamente bloccate.
Per oggi è tutto, scopriremo cosa deciderà il governo americano nei prossimi giorni e noi ovviamente continueremo a tenervi aggiornati. Ricordatevi di lasciare un commento, un mi piace e continuate a supportarci!
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