Fate: The Winx Saga fa così schifo!?

Scritto da Mattia

08/05/2021

Bentornati su One Word Blog!

Oggi si tocca un tasto dolente perché parliamo di Fate: The Winx Saga! Purtroppo era fra le ultimissime uscite e mi è toccata la visione di questa serie TV. Vediamo insieme aspetti negativi e positivi…


Sinossi

Fate: The Winx Saga racconta il viaggio di formazione di cinque fate che frequentano Alfea, un collegio magico dell’Oltre Mondo dove apprendono a gestire i loro poteri magici, districandosi tra amori, rivalità e i mostri che le minacciano.

Cosa ne penso…

Iniziamo dalla trama, che si aggiudica il mio giudizio positivo non essendo del tutto scontata, devo dire che durante la visione si può dire e contraddire senza arrivare ad indovinare con sicurezza il finale. Ammetto che ciò non è così raro, se basi una serie su questi argomenti è davvero molto difficile fare un buco nell’acqua. Nel reparto recitazione iniziano i problemi, perché ragazzi io penso che gli attori si siano impegnati per fare male determinate scene e non sto scherzando. Sin dal primo flashback di Bloom ho trovato questo dislivello nella qualità, a tratti persino toccante mentre per il resto una copia di Riverdale.

Molte cose non vanno e frantumano l’armonia generale della serie e molte altre riescono a tirarla su in modo abbastanza soddisfacente. Evitiamo fraintendimenti, il mio termine di paragone è “Chilling Adventures of Sabrina“, che è in assoluto la serie migliore in questo ambito. Cominciando dagli aspetti negativi, vorrei sapere perché hanno trattato con tanta superficialità l’argomento magia? Sul serio, poteva essere un punto a favore e invece siamo ai livelli bassissimi di Shadowhunters. Ho visto svariate produzioni a riguardo, tant’è che ormai avrete scoperto che ne sono appassionato, e quella che più mi ha colpito è stata Luna Nera, di produzione italiana, in cui la magia veniva proposta come stile di vita in un’atmosfera oscura ed è ovvio che persino questa serie poteva scavare più a fondo in questa realtà, che però rimane sempre soggetta al mondo cui si ispira.

Meno qualità, più successo?

Voglio fare un appello a tutte le case di produzione: basta serie tv commerciali! Ci siamo stancati di questi prodotti confezionati in cui tutto rientra sistematicamente nelle righe in modo anche forzato e ingiustificato. Non c’è motivo per cui vanificare un intero progetto soltanto per omologarlo ai gusti prescritti e offrirlo a spettatori che non hanno senso del giudizio, semplicemente perché si guadagna di più se le cose sono fatte bene e, magari, in modo totalmente diverso dalle altre produzioni. I bei volti e le battute scontate ormai sono anche fuori luogo a volte e distolgono l’attenzione dagli aspetti positivi dello sceneggiato. La parte positiva di questa serie è fragile di fronte ad alcuni “errori” (chiamiamoli così) che vanificano quella che poteva diventare un’ottima serie.

Un mio consiglio spassionato, alla luce della mia opinione sulla recitazione vi consiglio di guardare la serie in lingua originale e con i sottotitoli se serve, noterete la differenza con un doppiaggio troppo accattivante per una fascia d’età che recepisce veramente poco (sono stato gentile).


Per questa recensione è tutto! Sono contento di come ho espresso il mio dispiacere per questa serie soprattutto perché ho evitato molte denunce. Spero di avervi convinto a non guardarla, se così non fosse fatemi sapere il vostro pensiero, tanto qui siete al sicuro da querele ed avvocati. Non dimenticate, come sempre, di passare sui nostri social!

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