E’ possibile deviare un asteroide? Ecco i primi test dalla Nasa!

Scritto da Giorglx

08/01/2021

Buongiorno a tutti ragazzi!

Sicuramente pochi di voi si ricorderanno di un fatto veramente assurdo avvenuto ben 8 anni fa (2013) in Russia, nella regione di Čeljabinsk (si, ho fatto copia e incolla): un meteoroide di 15 metri si è disintegrato negli strati bassi dell’atmosfera, provocando una spettacolare pioggia di detriti, con esplosioni e scie infuocate in cielo sugli Urali. Sono rimaste ferite circa 1.200 persone, tra cui almeno 200 bambini e tremila gli edifici danneggiati. La causa delle ferite è da attribuire principalmente ai vetri rotti per via dell’onda d’urto, non tanto ai veri e propri pezzi del meteoroide (anche se il mio pensiero va a tutti quelli che quella mattina si erano svegliati incazzati e si sono ritrovati un asteroide sopra la testa).

Il corpo possedeva una massa di 10.000 tonnellate: ha colpito l’atmosfera alla velocità di 54.000 km/h, circa 44 volte la velocità del suono, e una parte dei frammenti ha colpito il lago Čebarkul’, dal quale è stato ripescato un grosso pezzo di circa 570 kg di peso.

In questi giorni mi sono interessato alla figura dell’astrofisica italiana Margherita Hack (non avevo completamente idea della sua esistenza, Grazie Tik Tok), che in merito a questo avvenimento ha affermato:

E’ rarissimo che frammenti di meteorite cadano sulla Terra provocando feriti. Quello che è successo in Russia è un fenomeno davvero molto strano. In genere i meteoriti sono attratti dalla forza di gravità della Terra ma raramente riescono a superare indenni il contatto con l’atmosfera. Per non bruciare significa che i frammenti erano molto grossi; in caso contrario avremmo visto soltanto una scia luminosa, quella che tutti chiamano stella cadente.

In seguito a questo avvenimento, da 4 anni a questa parte la Nasa (ancora sotto l’amministrazione Obama), in collaborazione con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), l’APL (il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory) e SpaceX (QUI un articolo sulla futura colonia umana su marte, mentre QUI vi lasciamo il link ad un nostro articolo proprio su Elon Musk, che in questi giorni, tra l’altro, ha superato zio Jeff), sta lavorando su DART (Double Asteroid Redirection Test), una sonda a basso costo, il cui obiettivo è quello di provare a deviare la traiettoria della piccola luna di un’asteroide lontano 11 milioni di km dalla terra, col “semplice” impatto sulla sua superficie, in modo da essere preparati nel caso in cui un asteroide dovesse minacciare effettivamente la terra.

Il bersaglio della missione è 65803 Didymos, un asteroide binario costituito da un corpo principale di 780 m, attorno al quale orbita un satellite di 160 m, il che renderebbe più evidenti le eventuali variazioni. Il lancio della sonda è previsto quest’anno, quindi nel 2021, attraverso il vettore di lancio Falcon 9 di SpaceX, appunto. L’arrivo dovrebbe avvenire nel 2022 (distruzione della Terra permettendo) e a quel punto la sonda effettuerà la collisione con il satellite. La collisione verrà osservata meglio dal LICIACube, un microsatellite per deep space interamente progettato e realizzato da Argotec, che si dovrà sganciare dalla sonda una volta arrivata.


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