Buongiorno a tutti e bentornati!
Sul panorama delle intelligenze artificali e delle reti neurali, dopo Facebook, Elon Musk col suo Neuralink e LooxidLabs (di cui abbiamo già parlato), si aggiunge AlterEgo, sviluppato ai MIT Media Labs.
Questo strumento nasce dalle menti di Arnav Kapur e Pattie Maes: la sua funzione principale, nonchè la sua particolarità, è quella di permette a chi lo indossa di effettuare delle ricerche su Google o dei calcoli senza proferire parola. Inizialmente anch’io ero molto dubbioso e incuriosito, ma il suo funzionamento in realtà è abbastanza semplice ed è già stato messo in atto una volta.

Come funziona?
Infatti quando pensiamo di parlare, il nostro cervello invia comunque dei segnali elettrici ai muscoli facciali, anche se effettivamente non stiamo dicendo nulla, ed AlterEgo è in grado di captarli e compiere immediatamente una ricerca su Google. Questo è lo stesso funzionamento del supporto, sviluppato da Intel, utilizzato dal fisico Stephen Hawking.
“La motivazione alla base della nostra ricerca era quella di dare vita a un dispositivo di ‘Intelligenza aumentata’. Abbiamo lavorato intorno a un concetto ben preciso: è possibile riuscire a creare un sistema di elaborazione dati che sia più interno nonché in grado di fondere l’elemento umano e quello artificiale così da ottenere una specie di estensione interna della nostra stessa cognizione?” si sono chiesti i suoi inventori, e la risposta è affermativa.
Applicazioni in campo medico
Questo supporto estende, nel senso proprio del termine, la nostrà capacità comunicativa e cognitiva, aumentando la realtà che ci circonda. Ovviamente le applicazioni in campo medico (che non potevano mancare) sono molte: infatti esistono molti concorrenti, come il dr. James M. Gilbert dell’Università di Hull che è al lavoro su un’apparecchiatura pensata per i malati di cancro che hanno perso la laringe, il cui funzionamento ruota sul piazzamento di magneti impiantati sulle labbra e sulla lingua, ma il prodotto degli scienziati Kapur e Maes è sicuramente meno invasivo e non può far altro che migliorare nel tempo.
L’accuratezza per il momento si aggira attorno al 92% e ovviamente, insieme a tutti i suoi concorrenti, potrebbero nascere delle problematiche relative alla privacy.
Davvero interessante questo gadget, vedremo come evolverà! Non dimenticate, come sempre, di passare sui nostri social.
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